Il terzo disco solista del rocker multimediale piemontese.
Dopo Corpi Celesti (2010) e Uomo Bianco (2012), Tabù è il disco dal “di dentro”.
L’uomo visto da dentro, il mondo visto da dentro, il fuori visto da dentro.
Rigotto non è artista di facile collocazione stilistica, egli attinge senza avvisare da tutto ciò che è la propria formazione musicale, coinvolgendo punk, progressive, avanguardia e pop senza apparentemente avere alcun timore per esse.
I contenuti delle canzoni sono lucidi pensieri naif e provocatori, non demenziali ma spesso inquietanti come barzellette raccontate da un folle.
Avvertenza: Tabù dura 45 minuti circa, ma se correttamente conservato anche molto di più.
www.rigotto.it www.newmodellabel.com
Prossimi appuntamenti live:
Venerdì 8 novembre 2013 – per Metrobusk – stazione Metro Lingotto (h.18) – Torino
Sabato 16 Novembre 2013- circolo Bazura (h.21) – Torino
Sabato 30 Novembre 2013- La Soce (h.21) – Ciriè (To)
Giovedì 05 Dicembre 2013 – La Vetreria (h.22) – Torino
Mercoledì 18 Dicembre 2013- Blah Blah (h.21) – Torino
Domenica 29 dicembre 2013 – Circolo Pantagruel – Casale Monferrato (At)
RIGOTTO
“Cambiare Musica”
L’artista torinese gioca la carta del reggae, per un brano ironico e corrosivo.
Dall’album “Uomo Bianco” – disponibile in cd ed in tutti gli store digitali da Controrecords / New Model Label
Link a video su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=XzZ-xrfhXAc
Link a singolo – mp3: http://soundcloud.com/newmodellab/rigotto-cambiare-musica
Rigotto: “Uomo Bianco” – L’album
Uomo Bianco è l’uomo della civiltà occidentale, in senso molto allargato. È l’arrogante amministratore del pianeta, o almeno uno dei più esosi. Sono bianco, quindi con imbarazzo riconosco di essere io stesso l’Uomo Bianco”. Non usa mezzi termini Paolo Rigotto per presentare il leitmotiv del suo nuovo disco: Uomo Bianco è infatti un atto d’accusa – demenziale più che vibrante, pungente più che solenne – nei confronti della cività occidentale, dei suoi nuovi simboli, dei suoi disvalori e del suo bianco protagonista. 12 canzoni che usano il sarcasmo e la provocazione come chiave di lettura di un mondo in disgregazione: come sostiene l’autore sono “piccoli esorcismi, un mio personale requiem a lieto fine per una civiltà apparentemente agli sgoccioli”.
Paolo Rigotto è una personalità estremamente interessante, che ha fatto dell’eclettismo la sua personale direzione musicale. Batterista della Banda Elastica Pellizza, dei Syndone e di altre formazioni e artisti ai quali presta la sua professionalità di drummer, Rigotto torna a un anno di distanza dal suo felice debutto Corpi celesti, un esordio che ha colpito favorevolmente la critica grazie a una cifra stilistica che prosegue nel nuovo album, nato in collaborazione con Controrecords e New Model Label e prodotto da Francois Veramon, ricchissimo, poliglotta e imbarazzante alter ego dell’autore…