Estetica come lavoro dei sensi, l’esperienza del corpo pervaso dal suo contorno e nel suo contorno.
Estetica come esperienza sensibile, che riguarda i sensi e la percezione.
Estetica come trasporto delle emozioni nelle emozioni
Un’esperienza estetica anziché un fattore estetico.
Così Juri Panizzi descrive il suo lavoro di ricerca, come chitarrista e musicista.
In un’epoca di approccio esteriore, l’esagerazione del culto del proprio ego genera distrazione da ciò che è realmente bello ed il concetto di estetica rimane relegato solo a fattori puramente formali.
L’album di Juri Panizzi intende pervadere chi ascolta con immagini e figurazione di momenti vissuti. Esso, seppur composto e suonato con la sola chitarra, sia elettrica che acustica, ha la caratteristica di aver avvolto il suono dello strumento con una ricerca sonora sopraffina di sampling, controllati in tempo reale durante performance d’improvvisazione radicale, effetti e loop. Le registrazioni sono state scelte non su basi tecniche, dunque formali, ma sulla emozione estemporanea, dunque estetica.
Biografia:
Juri Panizzi, in arte Juri, è un chitarrista, compositore ed amante dell’improvvisazione e del disegno. Concentra la sua attenzione in particolare sulla produzione del suono e su quello che esso genera. Ha collezionato numerose apparizioni sui palchi del centro Italia, aperto i concerti di artisti come Egle Sommacal, Daniele Celona, Sergio Altamura, Lo Zoo di Berlino, ecc.
Attualmente ha all’attivo due lavori in studio, uno come progetto solista, l’altro con la band denominato Walden. Suona inoltre e collabora con i Meditation Quartet, quartetto romano d’improvvisazione radicale guidato dal jazzista Bellatalla.
Le sue contaminazioni sono varie, spaziano dal pop-rock al jazz ed avanguardia.
Dal vivo la sua è una performance visionaria, dove si vengono a creare paesaggi sonori e caleidoscopiche musicalità. Vivere un’esperienza sensibile che agisce sulla percezione ed i sensi in un’esperienza estetica, è il suo pensiero musicale.