Giancarlo Frigieri – I Ferri Del Mestiere, in vinile, CD e digitale

Abbiamo registrato tra il 20 e il 24 Maggio 2019 al Bunker Recording Studio di Rubiera (RE) da Gabriele Riccioni e Lorenzo Iori. Lorenzo ha suonato anche il violino in due pezzi. Alcuni amici hanno fatto un coro in un pezzo. Il Dottor Manicardi ha fatto “plin plin plin” in una canzone con il pianoforte per una ventina di secondi. Cesare Anceschi ha suonato la batteria in tutto il disco. Io ho suonato tutto il resto, vale a dire chitarre elettriche, chitarra acustica, basso, Organo, Piano elettrico Fender Rhodes, tamburelli, cowbell, oltre naturalmente a cantare.

Un disco prevalentemente chitarristico, non ci sono pezzi senza la batteria. Le chitarre sono soprattutto elettriche e sono suonate praticamente sempre senza nessun effetto, sfruttando solo la saturazione naturale del mio amplificatore, un Supro Thunderbolt 6420. Queste chitarre le riconoscete perché nel missaggio le abbiamo messe una tutta a sinistra e una tutta a destra. In genere si tratta delle mie due Fender Telecaster, una giapponese del 1986 che è praticamente un prolungamento naturale delle mie mani e una American Special più recente. Ogni tanto, soprattutto per gli assoli, abbiamo usato una mia Fender Toronado e una Fender Stratocaster di proprietà dello studio. L’acustica invece è la mia Sangirardi e Cavicchi Small Jumbo 017.

Gli unici effetti per chitarra che abbiamo usato, li abbiamo usati in alcuni assoli. A parte un crybaby, gli altri sono un overdrive valvolare Coffe Tube e un Echo Analogico Valvolare Rose, entrambi della Earthtone, una ditta che fa degli effetti che suonano benissimo.

Il basso era uno Squier Precision che abbiamo messo in un cassa testata FTB Superbass 250.

La batteria è stata accordata in maniera decisamente particolare visto che abbiamo tirato parecchio la pelle del rullante e poi abbiamo (questa è la vera stranezza) fatto in modo che il suono del tom fosse più grave di quello del timpano, che è una discreta follia. Per i piatti della batteria ci sarebbe da fare un discorso a parte per lo straordinario Ride della batteria di Cico ma lo dovrebbe fare lui, in quanto il discorso comincerebbe con lui che dice “Questo non è un ride, è un piatto” perché in effetti non è propriamente un Ride ed è il piatto che usava come Ride anche Ringo Starr.

Voci: ci sono pochissimi raddoppi di voce, di solito ne facevo un sacco e invece questa volta no. Non credo ci sia un singolo raddoppio di acustica, forse solo in un pezzo e di solito ne facevo sempre. La voce, in generale, l’abbiamo tenuta un poco più bassa che in passato. Io la volevo ancora più bassa, ma poi mi sono lasciato convincere ad alzarla appena. Insomma, anche se per molti sarà “Il solito disco di Frigieri” per me è un disco piuttosto diverso dal solito e devo dire ne sono parecchio contento.

Spero vi piaccia.

Giancarlo Frigieri

Tracklist: 1. Bastiglia / 2. Lungomare / 3. Spiritosi / 4. Speriamo Che Sia Lei / 5. Abito Da Sera / 6. La Guerra Degli Affetti / 7. Notte Bianca / 8. Tradimento / 9. L’Altra Canzone Del Sole

Discografia: Close Your Eyes, Think About Beauty – 2006 / L’Età Della Ragione – 2009 / Chi Ha Rubato Le Strade Ai Bambini? – 2010 (LP+CD) / I Sonnambuli – 2011 / Togliamoci Il Pensiero – 2012 / Distacco – 2014 – Troppo Tardi – 2015 / La Prima Cosa Che Ti Viene In Mente – 2017 – I Ferri Del Mestiere (LP – CD Dig, 2019)

Link: www.miomarito.it www.newmodellabel.com