Genoma – “Mostri, Paranoie E Altri Accadimenti” – il nuovo lavoro della formazione romagnola, tra new wave e sonorità elettroniche, in CD metal box e digitale da InLoopMusic / New Model Label – dal 23 marzo 2018
Nuova uscita per i Genoma, formazione romagnola eclettica, caratterizzata dalla voce di Angela Piva e dai suoi testi intimi e visionari.
Nella musica del gruppo si fondono influenze new wave e pop, con una visione sempre raffinata ed eterea.
Rispetto al lavoro precedente la novità è costituita dal passaggio stabile all’italiano, in cinque dei sei brani, con la sola eccezione della cover di “Heroes” di David Bowie.
La formazione è composta da Angela Piva alla voce, Elisa Cagnani al violoncello, Nicola Farolfi al basso fretless, Enrico Coari, oltre che responsabile della produzione, a tastiere, seaboard e programming, Stefano Lelli alla batteria e Beo Raggi alle percussioni.
Il disco è disponibile in digitale e in cd, in confezione di metallo.
Il disco, raccontato dalla band:
Lo sguardo al presente ci ha spinto a scivolare nel passato.
Il viaggio nella memoria può partire da un ricordo flash che riemerge ma non per suggerire profeticamente una via, può riavvolgersi su se stesso più e più volte e noi ritrovarci lì, più o
meno consapevolmente “inceppati”, senza vedere le molte strade intorno.
La memoria autobiografica emerge come dimensione consolatoria e nitida: può narrarci di Cose personali, echi d’infanzia, giochi e bagatelle.
Possiamo ascoltarci, facendo spazio dentro al nostro corpo ed accogliere nel profondo quel bisogno di sentire le radici più lontane.
Oppure possiamo rifuggirle credendole resti lontani che non ci appartengono, inseguendo così un presente vissuto solo da fuori, estraneo, Fuori dal tempo.
Nei momenti di crisi ci si può sentire così soli e disgregati da voler lasciar andare la propria anima, sicuri e fiduciosi del fatto che da sola troverà un riparo, Ciao Anima. Quel che aiuta a viverci nel presente sono proprio le nostre crisi e fragillità, gli incubi laconici e gli inquietanti mostri che a guardarli bene “battono i denti”, quando scoperti e cantati rumorosamente.
Allora poi dobbiamo prendercene cura e sorridendo ironizzare sulle Nostre paranoie accogliendole come fossero bambine da abbracciare.